L'Algarve ha raggiunto i 16 milioni di presenze, di cui il 73% stranieri. Il problema che affligge tutte le regioni con turismo mare, Algarve inclusa, è l’eccessiva stagionalizzazione dei flussi. La Reagiao de Turismo del Algarve si è sforzata negli anni di diversificare il prodotto turistico ed ha puntato sul golf*. Il golf pur essendo un fenomeno di nicchia rappresenta un’occasione importante per destagionalizzare.
Il segreto del successo sta nell’organizzare campi in distretti e nelle vicinanze di un aeroporto internazionale. Naturalmente vanno adeguate anche le strutture ricettive con un offerta di livello. L’esempio della regione sud portoghese dimostra che la sfida alla destagionalizzazione può essere lanciata attraverso un’innovazione dell’offerta e l’attrazione di nuovi mercati.
Anche in Italia si è pensato di legare il turismo al golf e particolare per noi interessante all’enoturismo con la Wine tour Cup. Ad organizzarla la manifestazione sono Città del Vino e Coldiretti. “Unire lo sport al turismo enogastronomico rappresenta una grande opportunità al crescente numero di persone che vuole trascorrere il tempo libero a contatto e gustando i prodotti del territorio” è la dichiarazione d’intenti del Presidente della Coldiretti Sergio Marine.
In occasione della finale del torneo che si è tenuta nella Maremma grossetana, a Gavorrano, dal 23 al 25 novembre , è intervenuto anche il ministro Rutelli che ha affermato: "Apprezzo molto l’abbinamento tra golf e cultura del vino, perché rappresenta uno di quei binomi che dobbiamo promuovere e rafforzare per un pieno rilancio della nostra offerta turistica – ha detto Rutelli -. Si tratta di due ambiti di eccellenza al di fuori del turismo più convenzionale, che hanno un richiamo particolare per un numero crescente di turisti di ogni parte del mondo. Sport, natura, enogastronomia e qualità sono tra le leve principali sulle quali investire per rilanciare la nostra posizione competitiva".
Ecco due bei esempio di legame armonico fra tre turismi che prima procedevano da soli e che ora, nel rispetto del territorio, sono stati capaci di creare una nuova forma di turismo.
Il segreto del successo sta nell’organizzare campi in distretti e nelle vicinanze di un aeroporto internazionale. Naturalmente vanno adeguate anche le strutture ricettive con un offerta di livello. L’esempio della regione sud portoghese dimostra che la sfida alla destagionalizzazione può essere lanciata attraverso un’innovazione dell’offerta e l’attrazione di nuovi mercati.
Anche in Italia si è pensato di legare il turismo al golf e particolare per noi interessante all’enoturismo con la Wine tour Cup. Ad organizzarla la manifestazione sono Città del Vino e Coldiretti. “Unire lo sport al turismo enogastronomico rappresenta una grande opportunità al crescente numero di persone che vuole trascorrere il tempo libero a contatto e gustando i prodotti del territorio” è la dichiarazione d’intenti del Presidente della Coldiretti Sergio Marine.
In occasione della finale del torneo che si è tenuta nella Maremma grossetana, a Gavorrano, dal 23 al 25 novembre , è intervenuto anche il ministro Rutelli che ha affermato: "Apprezzo molto l’abbinamento tra golf e cultura del vino, perché rappresenta uno di quei binomi che dobbiamo promuovere e rafforzare per un pieno rilancio della nostra offerta turistica – ha detto Rutelli -. Si tratta di due ambiti di eccellenza al di fuori del turismo più convenzionale, che hanno un richiamo particolare per un numero crescente di turisti di ogni parte del mondo. Sport, natura, enogastronomia e qualità sono tra le leve principali sulle quali investire per rilanciare la nostra posizione competitiva".
Ecco due bei esempio di legame armonico fra tre turismi che prima procedevano da soli e che ora, nel rispetto del territorio, sono stati capaci di creare una nuova forma di turismo.
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