Il 7 e 8 Marzo 2008 si è tenuto il Primo Simposio sul Turismo Enogastronomico in Toscana, una due giorni di confronto ed analisi sullo stato dell'arte dell'enoturismo in Toscana.
Ma la nostra avventura è solo all'inizio, continueremo a raccontarvi le mille facce del mondo del vino e del turismo enogastronomico.
E nel frattempo, siamo già al lavoro per la prossima edizione...

sabato 29 dicembre 2007

Intervista al Presidente Censis Servizi spa

Radda in Chianti. Ieri abbiamo avuto l’occasione di passare una piacevole giornata con il professor Fabio Taiti, Presidente dell’istituto di ricerca socio-economica Censis Servizi Spa ed uno dei massimi esperti in materia di turismo del vino.


Il prof. Fabio Taiti sarà il Presidente della giuria che valuterà il lavoro dei ragazzi.
Dal nostro incontro è nata una piccola intervista che metteremo on-line a puntate nei prossimi giorni.

Nell’intervista si trovano importanti spunti di riflessione che aiuteranno i ragazzi ad entrare nell’atmosfera enoturistica e linee guida per entrambi i percorsi del progetto. In generale Taiti traccia un’interessante panoramica sulle strategie per rendere un servizio migliore e innovativo ai visitatori.



giovedì 27 dicembre 2007

Il circolo virtuoso dei link: qualche esempio

In questi giorni di relax, ho avuto modo di girovagare per il web in tutta tranquillità e, come detto da Beppe a lezione, immergermi nel circolo virtuoso dei blog.

In particolare, ricercando le ultime novità relative a blog e turismo, mi sono imbattuto nel
blog del master tenuto da Roberta Milano, docente di web marketing per il turismo al'Università di Genova, che come noi ha ritenuto il blog lo strumento migliore per mantenersi in contatto con i partecipanti alle sue lezioni.

All'interno del suo blog personale ho avuto poi modo di conoscere il blog di Sergio Maistrello, feconda fonte di ispirazione per riflettere sul rapporto tra nuove tecnologie e promozione territoriale. Soprattutto il blog di Sergio Maistrello mi ha permesso di scoprire un'autentica bibbia per chi volesse realizzare la prima traccia del progetto, ovvero il testo Come si fa un blog (2004), che al momento della pubblicazione fu presentato ed illustrato dall'autore sul Web.

Morale della favola: come diceva Beppe durante i nostri incontri, i link non indeboliscono un blog, ma anzi gli permettono di entrare a far parte di un universo più ampio da cui tutti i blogger traggono vantaggio.

mercoledì 26 dicembre 2007

Destagionalizziamo?

L'Algarve ha raggiunto i 16 milioni di presenze, di cui il 73% stranieri. Il problema che affligge tutte le regioni con turismo mare, Algarve inclusa, è l’eccessiva stagionalizzazione dei flussi. La Reagiao de Turismo del Algarve si è sforzata negli anni di diversificare il prodotto turistico ed ha puntato sul golf*. Il golf pur essendo un fenomeno di nicchia rappresenta un’occasione importante per destagionalizzare.

Il segreto del successo sta nell’organizzare campi in distretti e nelle vicinanze di un aeroporto internazionale. Naturalmente vanno adeguate anche le strutture ricettive con un offerta di livello. L’esempio della regione sud portoghese dimostra che la sfida alla destagionalizzazione può essere lanciata attraverso un’innovazione dell’offerta e l’attrazione di nuovi mercati.

Anche in Italia si è pensato di legare il turismo al golf e particolare per noi interessante all’enoturismo con la Wine tour Cup. Ad organizzarla la manifestazione sono Città del Vino e Coldiretti. “Unire lo sport al turismo enogastronomico rappresenta una grande opportunità al crescente numero di persone che vuole trascorrere il tempo libero a contatto e gustando i prodotti del territorio” è la dichiarazione d’intenti del Presidente della Coldiretti Sergio Marine.

In occasione della finale del torneo che si è tenuta nella Maremma grossetana, a Gavorrano, dal 23 al 25 novembre , è intervenuto anche il ministro Rutelli che ha affermato: "Apprezzo molto l’abbinamento tra golf e cultura del vino, perché rappresenta uno di quei binomi che dobbiamo promuovere e rafforzare per un pieno rilancio della nostra offerta turistica – ha detto Rutelli -. Si tratta di due ambiti di eccellenza al di fuori del turismo più convenzionale, che hanno un richiamo particolare per un numero crescente di turisti di ogni parte del mondo. Sport, natura, enogastronomia e qualità sono tra le leve principali sulle quali investire per rilanciare la nostra posizione competitiva".

Ecco due bei esempio di legame armonico fra tre turismi che prima procedevano da soli e che ora, nel rispetto del territorio, sono stati capaci di creare una nuova forma di turismo.

lunedì 24 dicembre 2007


Lo Staff del blog augura a tutti i suoi naviganti un Natale spumeggiante e un duemilaotto col botto!

domenica 23 dicembre 2007

Scarica la presentazione sulle nuove frontiere di vendita del turismo enogastronomico

E' on-line la presentazione sulle nuove frontiere di vendita del turismo enogastronomico


Clicca qui per scaricare la presentazione

Se si visualizza l'avviso Per facilitare la protezione è stato bloccato il download di file clicca sulla barra e seleziona Scarica file

venerdì 21 dicembre 2007

Mattinata al Roncalli



Ultimo appuntamento con le scuole prima della fine dell'anno. Confessiamo che ci dispiace perché ci siamo proprio divertiti a presentare il lavoro ai ragazzi e a vedere le loro reazioni.

Facce sveglie come stamani all'Istituto Roncalli di Poggibonsi dove abbiamo incontrato i ragazzi della quarta e quinta del corso Erica.
Domande pertinenti, qualche dubbio più che ragionevole e persino alcune prime idee. Pochi sbadigli per fortuna.

Ora possiamo dire che il progetto è finalmente partito.

A risentirci nei prossimi giorni sul blog che cercheremo di rendere ricco di spunti e fonti da cui trarre idee. Bye

A proposito di percorsi territoriali


Segnaliamo un'iniziativa che ha come scenario le Langhe e il Roero in Piemonte.

LA STRADA ROMANTICA DELLE LANGHE E DEL ROERO
Undici tappe, undici capitoli della nostra storia raccontati attraverso i luoghi e le atmosfere più suggestivi del territorio


Come si nota dal link, i percorsi sono stati studiati per soddisfare nell'enoturista i bisogni di appropriarsi e appassionarsi alla cultura e alle tradizioni locali più autentiche. Non solo, la bellezza e la romanticità del paesaggio diventano delle lancie che fanno breccia nell'animo degli ospiti seducendoli.

L'enoturista innamorato potrebbe pensare a questo percorso come piacevole sopresa per la sua compagna/o.


E possibile anche scaricare il pdf della guida ufficiale per vedere come è stata organizzata la strada.

mercoledì 19 dicembre 2007

Mattinata all'Istituto Agrario



Alle 9 di mercoledì 19 Dicembre abbiamo varcato il cancello dell'Istituto Agrario Ricasoli di Siena. Classe sesta a rapporto. Ragazzi e professoressa veramente attenti anche se per ora non si sbilanciano sulla scelta della traccia da seguire. A seguito della presentazione
abbiamo notato che i gruppi discutevano animatamente, ma con compostezza, sulle varie possibilità.
A voi la mano adesso.
Reastiamo a disposizione sul blog per chiarimenti. Dalla blogosfera è tutto ci sentiamo presto.

lunedì 17 dicembre 2007

Pomeriggio al Caselli



Incontro pomeridiano con il gruppo dei ragazzi dell’Istituto Caselli che si cimenteranno nell’ardua impresa del progetto per il Simposio. Nella penombra della “classe informatica” abbiamo sviscerato tema e obiettivi, oggetti in seguito di numerose domande da parte dei ragazzi e dei professori che seguivano l’intervento. Ci siamo lasciati con un a risentirci sul blog.

mercoledì 12 dicembre 2007

Destagionalizziamo?




L’Algarve è una delle destinazioni turistiche marine più ricercate del Portogallo e dell’intera Europa. Nel 2003 ha raggiunto i 16 milioni di presenze, di cui il 73% stranieri. Il problema che affligge tutte le regioni con turismo mare, Algarve inclusa, è l’eccessiva stagionalizzazione dei flussi*. La Reagiao de Turismo del Algarve si è sforzata negli anni di diversificare il prodotto turistico ed ha puntato sul golf. Il golf pur essendo un fenomeno di nicchia rappresenta un’occasione importante per destagionalizzare. Il segreto del successo sta nell’organizzare campi in distretti e nelle vicinanze di un aeroporto internazionale. Naturalmente vanno adeguate anche le strutture ricettive con un offerta di livello. L’esempio della regione sud portoghese dimostra che la sfida alla destagionalizzazione può essere lanciata attraverso un’innovazione dell’offerta e l’attrazione di nuovi mercati.
Anche in Italia si è pensato di legare il turismo al golf e particolare per noi interessante all’enoturismo con la Wine Tour Cup. Ad organizzarla la manifestazione sono Città del Vino e Coldiretti. “Unire lo sport al turismo enogastronomico rappresenta una grande opportunità al crescente numero di persone che vuole trascorrere il tempo libero a contatto e gustando i prodotti del territorio” è la dichiarazione d’intenti del Presidente della Coldiretti Sergio Marine.
In occasione della finale dl torneo che si è tenuta nelle maremma grossatana, a Gavorrano,dal 23 al 25 novembre , è intervenuto anche il ministro Rutelli che ha affermato: "Apprezzo molto l’abbinamento tra golf e cultura del vino, perché rappresenta uno di quei binomi che dobbiamo promuovere e rafforzare per un pieno rilancio della nostra offerta turistica – ha detto Rutelli -. Si tratta di due ambiti di eccellenza al di fuori del turismo più convenzionale, che hanno un richiamo particolare per un numero crescente di turisti di ogni parte del mondo. Sport, natura, enogastronomia e qualità sono tra le leve principali sulle quali investire per rilanciare la nostra posizione competitiva”
Ecco due bei esempio di legame armonico fra tre turismi che prima procedevano da soli e che ora, nel rispetto del territorio, sono stati capaci di creare una nuove opportunità.

martedì 11 dicembre 2007

Mattinata al Bandini


Ieri, lunedì 10 Dicembre abbiamo avuto la prima giornata d’incontro con i ragazzi degli istituti superiori che parteciperanno al progetto: Simposio sul turismo enogastronomico in Toscana. Alle 9,10 siamo stati accolti dalla classe V A Erica dell’Istituto Sallustio Bandini di Siena (ex classe di uno di noi tutor). Dopo un primo momento di emozione la chiacchierata con i ragazzi si è dimostrata piacevole e sono state avvistate alcune facce interessate. Più tardi ci siamo diretti nella sezione B del corso ERICA. Classe leggermente più vivace dal punto di vista “confusionario”, ma che alla fine ha ascoltato con attenzione. In definitiva una buona mattinata dove abbiamo potuto illustrare il progetto. Ora la parola ai ragazzi.

sabato 8 dicembre 2007

Perchè un blog aziendale

Sempre più imprese adottano nella loro strategia di comunicazione online lo strumento del blog, magari affiancato ai siti istituzionali. Non sempre con successo. Molti sono i casi di blog aziendali statici, noiosi e ingessati. Altrettanti, però, sono i casi di successo, con blog molto frequentati, che si rivelano un ottimo canale per il proprio pubblico. E le imprese che si fanno vanto di questo tipo di servizi sono assai più le medie o piccole imprese piuttosto che i grandi big di settore.

Perché un blog aziendale: vantaggi diretti...
Qualsiasi azienda punti con decisione su Internet dovrebbe pensare all'utilizzo di questo sistema. Rispetto ai siti tradizionali, istituzionali e magari rivolti all'e-commerce, il blog assicura alcuni vantaggi di tipo comunicativo. Con una semplificazione che non rende giustizia allo strumento, ma permette di classificare in modo immediato i vantaggi diretti, potremmo riassumerli in questo modo:
- annulla la distanza psicologica tra cliente e azienda
- aiuta il processo di fidelizzazione dei clienti attraverso il concetto di appartenenza a una community
- permette di recepire critiche e suggerimenti in modo non traumatico ma senza alcuna mediazione
- consente di testare in anteprima orientamenti e iniziative
- offre l'opportunità di monitorare il sentimento dei propri clienti sia in generale sia rispetto a precise scelte strategiche
...e ricadute
Oltre a questi vantaggi diretti tipici di azioni di marketing, il blog aziendale può funzionare anche come ulteriore punto d'aggregazione spontaneo, con la generazione di traffico verso il sito-madre, quello istituzionale o di e-commerce. È evidente che un utente conquistato alla propria filosofia aziendale e visione del mondo è un potenziale cliente. Dai nuovi clienti, quindi, alle economie possibili grazie a un'area test potenzialmente grandissima e gratuita, anche le ricadute sono da considerarsi tra i vantaggi procurati da un business blog.
Paradossi dei blog
Una volta appurati i vantaggi di base dell'apertura di un blog aziendale, rimane da chiarire una sorta di paradosso tecnologico: il blog è forse la forma-sito più semplice da creare, aggiornare e gestire, ma nonostante questo, o forse proprio per questo, il suo mantenimento non è affatto semplice o scontato. Se un sito istituzionale poco aggiornato può sembrare ingessato e lento, un blog poco aggiornato non ha ragione d'essere. Se un sito con pochi link esterni è da considerarsi in qualche modo conservatore e autoreferenziale, un blog con pochi link è semplicemente un controsenso. Per questo la gestione di un blog ha bisogno di un'impronta particolare e per nulla scontata.Elementi di successoRobert Scoble e sua moglie Maryam, due tra i migliori curatori di blog a livello mondiale, hanno cercato di definire i criteri di un blog business di successo nel corso della conferenza Blog Business Summit 2006. Sinteticamente, e rimandando sicuramente a trattazioni professionali dell'argomento, possiamo comunque riassumere alcuni punti centrali di un'esperienza vincente di blog per l'azienda. Prima ancora che una corretta applicazione dei criteri di marketing al blog, bisogna avere un giusto approccio alla filosofia stessa dello strumento.
Ecco come si può riassumere:
1. Essere diretti e franchi con gli utenti. Un blog è comunicazione informale. Il blog serve anche a riconoscere i propri errori e mostrare aspetti del prodotto (o dell'azienda) a volte nascosti.
2. Aggiornare spesso il proprio blog: l'ideale è una volta al giorno almeno. Mai scendere sotto un aggiornamento (importante) la settimana.
3. Blog è apertura. Link esterni a altri blog, citazione dei siti dai quali si trova spunto per una segnalazione, ulteriori rimandi ad approfondimenti o curiosità sono la vita stessa del blog. Non si perdono gli utenti spedendoli fuori, ma li si attirano perché capiranno che il vostro è un importante centro d'osservazione presente su Internet.
4. Gestire i commenti in modo aperto, senza censure ma cercando di indirizzare il dibattito nel senso che si vuole.
5. Trovare un filone (più o meno di nicchia) e approfondirlo: un blog aziendale di tipo generalista non ha senso. Se l'impresa opera in più settori non è saggio riassumerli tutti in un solo blog.
6. L'integrazione necessaria al punto precedente: si parli dell'azienda, ma non solo di essa (a meno che non siate un gigante economico...): attraverso il blog, l'utente vuole capire l'azienda all'interno di un contesto.

Com'è fatto il popolo dei blog

A dare una risposta esaustiva, almeno per l'Italia, ci ha pensato una grande ricerca condotta sul campo da parte di Diario Aperto. Risultati noti, e qualche sorpresa, per una fotografia utile a comprendere il fenomeno in tutte le sue facce.

È stata condotta nei mesi scorsi sotto la sigla di Diario Aperto da diversi promotori e co-promotori con vari interessi diretti o indiretti per il Web (da Splinder a Swg, da Punto Informatico all'Università di Trieste, solo per fermarsi ai più attivi): di sicuro è la più ampia e diretta ricerca italiana sul mondo dei blog, svolta tramite un questionario di quasi 100 domande a cui hanno risposto validamente 4117 soggetti della Rete italiana.

Uomini adulti, giovani donne
Dal punto di vista anagrafico, c'è subito qualche sorpresa rispetto alla visione romantica dei blog: non ci sono giovani smanettoni dietro le pagine personali online, ma piuttosto uomini adulti. La maggior parte dei blogger italiani, infatti, ben il 41 per cento del totale, è in una fase di piena maturità: risulta infatti compresa nella fascia d'età tra i 25 e i 34 anni. Di questi, la maggioranza è costituita da uomini, per il 60,8 per cento. Le fasce d'età più basse, però, sono di netto predominio femminile: tra gli under 18, rappresentano addirittura il 78,9 per cento, a dimostrazione di una precocità espressiva che manca ai maschi. Fra i 18 e i 24 anni, invece, il rapporto si riequilibra, con un 51 a 49 per cento a favore delle sesso femminile.

Alta istruzione e lavoratori
Tra i rispondenti al questionario, il livello scolastico raggiunto è molto alto: l'88 per cento degli intervistati possiede una preparazione e una cultura almeno secondaria. Il 44 per cento del campione ha una laurea o un titolo post universitario. La maggior parte dei blogger lavora (il 52,5 per cento) mentre solo il 31,1 per cento è costituito da studenti.
La tecnologia e il Web
Il 42 per cento dei rispondenti ha affermato di aver cominciato a navigare fra il 1998 e il 2001, e il 36 per cento fra il 1992 e il 1997. Di questi ultimi, il 71,8 per cento è rappresentato da uomini. Il rapporto con la tecnologia e l'uso di Internet è molto buono, come facilmente prevedibile: l'89,5 per cento delle risposte indica più collegamenti alla Rete al giorno. Anche gli strumenti Web sono ben diffusi: il 56,8 per cento utilizza servizi di istant messaging quotidianamente, il 36,5 per cento anche con Webcam, e il 24,6 per cento usa Skype con la stessa frequenza. L'interesse maggiore, però, sembra rivolto agli strumenti di comunicazione, piuttosto che ai modelli collaborativi del Web 2.0: il 60,5 per cento dei blogger, per esempio, non ha mai scritto per un wiki e il 44,6 per cento non usa mai i feed RSS. Ovviamente è alto l'interesse per i blog stessi: il 58,7 per cento legge blog più volte al giorno, il 22,1 per cento almeno una volta al giorno.

Le nuove frontiere di vendita: il blog aziendale

Vi proponiamo un post dal blog di Giampaolo Paglia - Poggio Argentiera - che da solo giustifica uno studio più approfondito sulle possibilità dei blog. Tanto più per le piccole aziende che non possono contare su una struttura marketing e il contatto diretto con il cliente diventa fondamentale.

Stavo leggendo un post di Carlo Odello sul fatto che l’approccio al web 2.0 sia veramente utile alle aziende, o piuttosto non rappresenti una faticosa perdita di tempo. La provocazione è interessante, perché effettivamente porta alla superficie quello che secondo me è il diffetto maggiore di molte aziende italiane, ovvero la scarsa o nulla propensione verso le necessità e le aspettative del cliente. Il famoso customer care.Al tempo stesso, per tornare al mondo del vino, da molte parti si è parlato dell’utilità o meno di tante manifestazioni, come per es. il Merano Wine Festival (vedi Aristide, Vino Pigro, Mondosapore, o Poggio Argentiera), dove le aziende vinicole incontrano sia operatori del settore, ma sopratutto appassionati di vino. In altre parole clienti.Le aziende del vino, forse molto di più della maggior parte delle aziende di produzione di altri generi, sono abituate a questo tipo di situazioni, dove l’incontro con il cliente e la spiegazione del prodotto proprio nel momento in cui lo si assaggia, sono all’ordine del giorno. E non si tratta di operazioni all’ingrosso, ma proprio di incontri uno ad uno, capillari, a volte anche in situazioni di disagio e di confusione, ma che consentono uno scambio diretto ed una interazione del cliente non mediata. Proprio nello spirito del web 2.0., solo che di solito lo fanno di persona, invece che su internet. Ma la sostanza non cambia, ed è per questo che io dico che il blog, o altri strumenti simili, sono alla portata di quasi tutte le aziende vinicole, perché non sono altro che una estensione naturale di quello che già fanno da molti anni, in molte occasioni e in molti paesi.

Il web 2.0: un'opportunità per le aziende

Il Movimento Turismo del Vino

Il Movimento Turismo del Vino nasce nel 1993 e in pochi anni trasforma l'Italia nel Paese delle Cantine aperte. L'associazione opera senza fini di lucro con lo scopo di promuovere le visite dei luoghi di produzione del vino, al fine di accrescerne il prestigio e creare prospettive di sviluppo economico. Il Movimento Turismo del Vino vuol farsi garante della salvaguardia dell'ambiente e dell'agricoltura di qualità e si pone quale promotore di uno stile di vita il più possibile naturale, che metta l'ospite al centro dell'attenzione. L'associazione annovera attualmente circa 900 fra le più prestigiose Cantine d'Italia, selezionate sulla base di specifici requisiti, primo fra tutti quello della qualità dell'accoglienza enoturistica.

Da http://www.movimentoturismovino.it/

I° Simposio sul turismo enogastronomico in Toscana

Il turismo enogastronomico, tra i tanti modelli di turismo che l’Italia è in grado di offrire, è certamente quello che in questi anni si è maggiormente sviluppato.


La crescente richiesta di servizi turistici qualificati e la concorrenza in ambito nazionale, europeo e internazionale, impongono precise strategie di programmazione. Lo sviluppo dell’enoturismo in una destinazione, come in ogni altro settore commerciale e di servizio, deve seguire un piano d’azione o una strategia. Basandosi sull’analisi dell’offerta e della domanda, la strategia di sviluppo del turismo enogastronomico rende possibile la programmazione con lo scopo di migliorare i prodotti esistenti e analizzare le opportunità, stabilendo le priorità a lungo termine.

Al fine di rispondere alle rinnovate e rapidamente mutevoli esigenze del turista che si rivolge ai distretti rurali, la sezione Toscana del Movimento Turismo del Vino presenta il I° Simposio sul turismo enogastronomico in Toscana, un progetto nato dallo specifico obiettivo di fornire risposte adeguate e ottenere il massimo da questo settore.


L’obiettivo è quello di indagare l’evoluzione di questo segmento di mercato: il monitoraggio è un passo necessario che ci indica cosa è accaduto, cosa sta succedendo e le nuove prospettive del turismo enogastronomico.