Il 7 e 8 Marzo 2008 si è tenuto il Primo Simposio sul Turismo Enogastronomico in Toscana, una due giorni di confronto ed analisi sullo stato dell'arte dell'enoturismo in Toscana.
Ma la nostra avventura è solo all'inizio, continueremo a raccontarvi le mille facce del mondo del vino e del turismo enogastronomico.
E nel frattempo, siamo già al lavoro per la prossima edizione...

domenica 16 marzo 2008

QR code

qrcode

La settimana scorsa ho avuto la possibilità di assistere ad un seminario organizzato dall’Accademia di Palazzo al Piano dal tema: Web. 2.0: l'eliminazione dei confini rigidi. L’Accademia di Palazzo al Piano è un’iniziativa della Provincia di Siena che ha l’obiettivo di qualificare l’offerta turistica provinciale attraverso la formazione degli operatori (dal sito dell’Accademia sono scaricabili le slide del seminario). A condurre il seminario c’era Antonio Gnassi

Docente presso la Middlesex University di Londra, giornalista, direttore di marketing e comunicazione, responsabile di progetti e-learning presso Creativitalia Consulting.

Primo argomento trattato? Il QR code, un codice a barra bidimensionale che sembra essere molto utilizzato in Inghilterra e Giappone dagli esperti di marketing virale. Come funziona? Questo post lo spiega molto bene: “il codice contiene diverse informazioni che possono essere lette da uno scanner: non solo dati relativi alla merce, uso primario del codice a barre, ma anche indirizzi internet, testi, sms e numeri di telefono che possono essere interpretati da un cellulare con una semplice fotografia.

Principalmente contengono degli URL internet, cosi, senza dover scrivere sulla tastiera del telefonino che è piccola e scomoda, basta che facciamo una foto al QR Code e automaticamente viene lanciato il browser del telefonino su quella pagina :)”

A Londra e a Tokio il QR code sembra essere così entrato nell’uso comune che ormai lo si trova riprodotto ovunque. Secondo il Professor Gnassi gli operatori turistici potrebbero utilizzare questo strumento proprio con i pubblici giapponesi e inglesi per programmare campagne di marketing virale volte a aumentare il numero degli accessi al proprio sito oppure regalare buoni sconti per la prossima stagione in modo carino e moderno.

In entrambi i pubblici infatti la tecnologia (cellulari con macchina fotografica e software di generazione e riproduzione del codice) e le conoscenze (la consapevolezza delle possibilità del mezzo) sono così diffuse che non avranno problemi a trarre giovamento dalle eventuali proposte.

Per chi volesse cominciare a generare QR Code, ecco il link per iniziare










Ah dimenticavo quest'altro link su cosa sia il Web 2.0. dove è tradotto un articolo di Tim O' Rally



1 commento:

Anonimo ha detto...

il portale http://www.qrcodevini.com permette a tutte le aziende vinicole italiane di associare una scheda del proprio vino che sarà presente sul portale con l'immagine del qr code stampata sulla bottiglia di vino e quindi potrà facilmente far conoscere le qualità del proprio vino a chiunque sia dotato di telefonino con fotocamera ed accesso ad internet